martedì 9 agosto 2016

Le Maschere del Carnevale Veneziano. LA BAUTA. Sin dal 1600 usata da uomini e donne, senza distinzioni sociali.

Le Maschere del Carnevale Veneziano

LA BAUTA


 La maschera della BAUTA sin dal 1600 era indossata a Venezia sia da uomini che da donne di qualsiasi ceto sociale.

E' stata una delle maschere veneziane di maggior successo, soprattutto tra il XVII e il XVIII secolo, preferita alle altre sia per la sua comoda portabilità che per la tolleranza ad essa riservata.




 Anche quando altre maschere erano infatti vietate,  in occasione ad esempio delle festività di San Marco e dell'elezione del Doge e dei Procuratori, la BAUTA poteva essere utilizzata, garantendo discrezionalità ed eleganza a chiunque la portasse, di qualunque sesso o classe sociale fosse.


La maschera veniva utilizzata unitamente ad un tabarro, da porre sulle spalle, e da un tricorno da mettere sul capo. Le differenze del costume in chi lo indossava non erano tanto i colori, tranne le eventuali diverse sfumature della maschera (che poteva essere di cartapesta, di velluto o di seta), ma la qualità dei tessuti usati, che potevano essere anche particolarmente pregiati.


La BAUTA, chiamata anche genericamente LARVA (dal latino "maschera") era molto comoda da usare: la forma a becco della sua parte inferiore consentiva infatti di mangiare e bere senza bisogno di togliersela e non rendeva riconoscibile, modificandola,  la voce di chi la indossava.

La maschera è disponibile ora on line, con diverse tonalità di colori:

VeniceMasks Shop on Line ART. 7

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