lunedì 8 agosto 2016

Il Medico della Peste - The Plague Doctor. L'Abito e la Maschera

Il Medico della Peste -  The Plague Doctor
L'Abito e la Maschera



L'abito è tradizionalmente associato al personaggio della commedia dell'arte noto come medico della peste e all'omonima maschera carnevalesca veneziana.


(da Wikipedia, l'Enciclopedia Libera)
Secondo il Trattato della Peste del medico ginevrino Jean-Jacques Manget, del 1721, l'abito venne indossato dai medici di Nimega durante la peste del 1636-1637. Inoltre, venne indossato durante le epidemie del 1630-1631 a Venezia e durante la peste del 1656, che uccise 14.500 persone a Roma e 300.000 a Napoli.



L'abito era costituito da una sorta di tonaca nera lunga fino alle caviglie, un paio di guanti, un paio di scarpe, una canna, un cappello a tesa larga e una maschera a forma di becco dove erano contenute essenze aromatiche e paglia, che agiva da filtro.

La popolazione, tuttavia, non amava tale abbigliamento, accostandolo all'idea della morte.

L'uso dell'abito del medico della peste cadde in disuso nel corso del XVIII secolo.


Lo scopo della maschera era di tener lontani i cattivi odori, all'epoca ritenuti, secondo la dottrina miasmatico-umorale, causa scatenante delle epidemie, preservando chi l'indossava dai contagi.

Come accessorio, inoltre, esisteva una speciale canna, che i medici utilizzavano per esaminare i pazienti senza toccarli, per tenere lontane le persone e per togliere i vestiti agli appestati.

La maschera era una sorta di respiratore: aveva due aperture per gli occhi, coperte da lenti di vetro, due buchi per il naso e un grande becco ricurvo, all'interno del quale erano contenute diverse sostanze profumate (fiori secchi, lavanda, timo, mirra, ambra, foglie di menta, canfora, chiodi di garofano, aglio e, quasi sempre, spugne imbevute di aceto).
L'uso di rudimentali maschere protettive è attestato a partire dal XIV secolo quando i medici, durante le epidemie, iniziarono a indossare particolari maschere a forma di becco, tenute ferme alla nuca da due lacci.

L'idea di un indumento completo fu proposta nel 1619 da Charles de Lorme, medico di Luigi XIII, prendendo come spunto le armature dei soldati.

Oltre alla maschera a forma di becco, già esistente, Lorme ideò una veste idrorepellente in tela cerata lunga fino ai piedi, comprensiva di guanti, scarpe e cappello a tesa larga.

L'abito è tradizionalmente associato al personaggio della commedia dell'arte noto come medico della peste e all'omonima maschera carnevalesca veneziana.
(da Wikipedia, l'Enciclopedia Libera)




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